Qualcun altro

Per gli appassionati dei gialli, le attese per i nuovi romanzi di Guillame Musso sono spesso pause interminabili, interrotte dall'arrivo della nuova e tanto attesa opera. In questo caso, l'ultima porta il titolo di Qualcun altro romanzo edito da La Nave di Teseo.

Ritorno all'altezza delle aspettative o piccola delusione?

Justine Taillanders, detective francese depressa e appena divorziata, è alle prese con un caso spinoso e carico di attenzione mediatica: la ricca ereditiera Oriana Di Pietro, Milanese DOC, è stata uccisa sulla propria imbarcazione in maniera violenta. Al momento dell'aggressione era sola, in mezzo al mare.

La caccia al colpevole è aperta con la Taillanders impegnata a fare i conti col criptico e seducente Adriene Delaunay, neo vedovo della Di Pietro nonché pianista jazz di fama mondiale.

Quali segreti si nascondono dietro l'omicidio di Oriana? L'esecuzione brutale potrebbe puntare verso il delitto passionale, ma il ricco patrimonio della vittima lascia aperta l'ipotesi del delitto con interesse economico, e nei romanzi di questo stampo, si sa, nulla è davvero come sembra.


La scrittura di Musso non si inceppa mai, con un classico stile discorsivo asciutto e mai ridondante: la lettura scorre piacevolmente, incontra poche battute d'arresto e porta a destinazione il lettore nel giro di due o tre giorni.

Buonissimi i dialoghi, incalzanti e mai banali, cosa assolutamente non scontata di questi tempi.

Se da un punto di vista stilistico tutto fila liscio come l'olio, come sempre d'altronde con Musso, per quanto riguarda alcuni aspetti, Qualcun altro non si posiziona tra i suoi migliori romanzi, secondo me. Un motivo tra tutti sono i cliché che caratterizzano i personaggi, pur essendo le loro dinamiche ben descritte, le caratteristiche sono già abbastanza viste. La risoluzione e il risvolto del caso sono stati invece interessanti, seppur con una direzione non del tutto nuova, io non l'avevo azzeccata, fattore che ho apprezzato molto.

Qualcun altro, in linea generale, è una lettura godibile e di compagnia, ma facendo un discorso più generale, questo 2024 sembra essere un anno particolare, in cui i miei autori preferiti, mi hanno lasciato con qualche piccola riserva.